Cos'è mine antiuomo?

Le mine antiuomo sono ordigni esplosivi progettati per essere usati contro gli esseri umani. Si differenziano dalle mine anti-carro che sono progettate per distruggere o danneggiare veicoli.

Caratteristiche principali:

  • Dimensioni ridotte: Solitamente piccole e leggere per essere facilmente dispiegate.
  • Innesco sensibile: Progettate per esplodere al contatto o alla prossimità di una persona. Possono essere innescate calpestandole, urtandole o anche tramite un filo di inciampo.
  • Progettate per mutilare, non uccidere: L'obiettivo primario non è sempre uccidere, ma causare lesioni gravi e permanenti che gravano sulle risorse mediche del nemico. Spesso causano amputazioni, cecità e altre disabilità permanenti.
  • Durata: Possono rimanere attive per decenni dopo la fine di un conflitto, rappresentando un pericolo costante per i civili.
  • Difficoltà di rimozione: Sono difficili da rilevare e disattivare, rendendo le operazioni di sminamento complesse e pericolose.

Tipologie:

  • Mine a pressione: Esplodono quando una persona le calpesta.
  • Mine a frammentazione: Contengono frammenti metallici che vengono proiettati ad alta velocità all'esplosione, aumentando il raggio d'azione e la letalità.
  • Mine "bounding": Vengono lanciate in aria prima di esplodere, massimizzando il raggio di frammentazione.

Impatto umanitario:

Le mine antiuomo rappresentano una grave minaccia per i civili, anche molto tempo dopo la fine di un conflitto. Causano migliaia di vittime ogni anno, principalmente tra i bambini, gli agricoltori e gli sfollati che ritornano alle loro case. La bonifica delle aree minate è un processo lungo, costoso e pericoloso.

Status giuridico:

L'uso, lo stoccaggio, la produzione e il trasferimento di mine antiuomo sono vietati dal Trattato di Ottawa, firmato nel 1997. Tuttavia, alcuni paesi non hanno aderito al trattato e continuano a utilizzare e produrre questi ordigni.